La calma dopo la tempesta

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Non so spiegare bene come è successo. Ad un certo punto ho sentito che forse non era troppo presto, e che forse non era troppo tardi, e quando queste due percezioni reagiscono tra di loro lo fanno irrevocabilmente: presto o tardi mi sarei dichiarato a Roberta. Naturalmente l’ho fatto nel modo più goffo che si possa concepire, tanto che lei non mancò di farmi notare che il mio successo era dovuto più che altro al suo buon cuore. – Posso darti un consiglio? La prossima volta che devi baciare qualcuno, non chiederlo! -, e io – Si si si si ok ok ho capito -. Imparo in fretta. E’ la mia prerogativa. E poi avevo appena dimostrato che nella vita si può ottenere ciò che si vuole senza il Daimoku e senza credere nella legge dell’attrazione. Le donne vanno semplicemente stupite ogni giorno con una sciarpa diversa. Il giorno dopo all’alba già vagavo per Porta Portese in preda all’agitazione. Ero disoccupato, nel giro di pochi mesi non avrei più potuto provvedere nemmeno alle spese fisse come la palestra e la truffa dello specchietto, e ora dovevo pensare alla casa, al matrimonio, ai bambini, e a come spiegare a mia nonna che in nessun caso lei avrebbe rinunciato a ingozzarsi di maiale. Mi sentivo felicissimo. Per Roberta mi ero preso una cotta spaventosa fin da subito, che mi aveva regalato emozioni paragonabili a quelle avute per Super Mario 64 ma lei in più era in italiano. E quando poi siamo diventati amici e mi sono tranquillizzato, ero sicurissimo che in vita mia non avrei mai più provato nulla di simile. Non era così. Quelle emozioni erano ancora parte di me, aspettavano solo di essere risvegliate, come il delirio di onnipotenza. Nel giro di pochi minuti tutti sapevano la buona nuova. Tutti tranne Mariagrazia, a cui volevo dirlo così <3. Fine dei saldi. La mia principessa è arrivata.

1 thought on “La calma dopo la tempesta

  1. Volevi commuovermi? Ci sei riuscito. Lo stupore lo lascio tutto a te e spero che tu ne sia stracolmo sempre, tutti i giorni della tua vita. Ogni attimo. Ogni respiro. Ogni sguardo.
    Quando ti so felice sono un po’ più felice anche io.
    Ti adoro, bambino!
    (spero che nessuno legga questo commento. Mi sono resa conto, rileggendomi, di quanto io possa essere melensa… <3)

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